Orgoglio pugliese nel mondo

La fierezza di un pugliese in trasferta: questa è la prima sensazione che ho provato leggendo le splendide parole che Ivan di Il gIvanmondo ha speso per la terra natia, che ci accomuna e unisce inconsapevolmente. Ho deciso di partecipare alla nuova challenge di @momondo proprio perché amo conoscere nuovi blogger appassionati al mondo e alle sue infinite sfaccettature, e tra tanti ho scelto proprio le parole di Ivan perché pur non conoscendoci, mi ha un po’ fatto riscoprire casa mia. Ecco cosa ha rivelato a momondo riguardo la Puglia.

“What about Puglia, Italy… National Geographic considers it to be the most beautiful region in the world! And do you want to know why? In Puglia you can find the sea, the hospitality of the people, the tasty food, the Trulli: the typical houses, the Olive groves: tortuous centenary trees, beautiful nature and works of art. Lose yourself in the narrow alleys of Barivecchia, pausing at Via dell’Arco Basso to buy the typical “orecchiette” pasta from the ladies who produce them on the street. Let yourself be dazzled by the walls of the houses of old Ostuni, the “white city”, admire the expanses of olive groves from the panorama of Ceglie Messapica, let yourself be pampered by the sweetness of a Pasticciotto in Galatina. Explore the surroundings of the Gargano with a panoramic trek. Take part to the “Taranta Night”, an unprecedented folk festival. Go up to “Punta Palascia”, the easternmost place in Italy listening to Albanian music on the radio… And finally relax in one of the most beautiful seas in Italy: Pescoluse and its “Salento’s Maldives”!”

Casa dolce casa – questo sembra il sunto del mio pensiero, in fin dei conti. In realtà la dolcezza rustica di questa terra si svela a chiunque la voglia scoprire: se National Geographic la considera la regione più bella del mondo, i turisti si stupiscono innanzitutto del calore – oserei dire raro- della sua gente. Amo la mia terra e vi consiglio di attraversarla per scoprire tutti i suoi contrasti; con questo link https://www.momondo.it/in?a=ambassadorprg&url=/&encoder=27_1&enc_pid=deeplinks&enc_eid=0&enc_lid=2019&enc_cid=sc139 potrete trovare i voli più economici per raggiungere questa e tante altre splendide destinazioni.

#admomondo #owtravelers

Ricominciare Viaggiando

A Settembre e ai nuovi inizi che questo mese porta con sé – a loro vorrei dedicare questo primo giorno del mese appena trascorso, senza troppe preoccupazioni aggiuntive (so che mi capirete) riguardo quello che questo simbolico pimo dell’anno rappresenta.

Voglio invece immaginarci tutti in riva al mare, un mare (non necessariamente) lontano e dal sapore un po’ caraibico che sogniamo da tempo, a sorseggiare il nostro cocktail preferito. Certo, questo è possibile solo dove l’estate prosegue ben oltre settembre, e vi auguro di poter raggiungere queste mete il prima possibile.

Il mare è il mio locus amoenus, si sarà capito. Ma perché augurarsi solo il mare, o solo la montagna, quando il mondo è così ricco di sfumature paesaggistiche incantevoli? Perché ostinarsi a vedere il mondo bianco o nero, quando si può trovare un compromesso. Scoprire nuove realtà fa bene al cuore, e anche per questo mi faccio portavoce – grazie al programma Ambassador momondo- di un turismo che vi faccia sognare prima col cuore, poi con gli occhi, e alla fine anche con il portafogli.

Questa è la pagina delle offerte che vi consiglio di consultare dal sito di momondo per volare a prezzi stracciati, per poter sognare e finalmente raggiungere la rotta del cuore. https://www.momondo.it/in?a=ambassadorprg&url=/discover/articolo/migliori-offerte-voli&encoder=27_1&enc_pid=deeplinks&enc_eid=0&enc_lid=2019&enc_cid=sc136 Un esempio? Un volo per Parigi, che ho appena avuto il piacere di (ri)scoprire, a 30 euro per il perfetto break autunnale. La pagina è aggiornata quotidianamente, ecco perchè troverete sempre nuove offerte pronte per essere colte. Per i sognatori di luoghi più lontani, Istanbul oggi è raggiungibile a 188 euro da Roma. Per i dettagli, consultate la pagina delle offerte nel link, e persino settembre sembrerà molto più leggero!

Travel tips per diventare impacchettatori seriali

Vi siete mai chiesti cosa significhi fare e disfare le valigie in pochi minuti?
Significa imparare a fare i bagagli in modo più veloce e intelligente. @momondo ha chiesto a tutti gli #owtravelers di svelare i trucchi più utili allo scopo, dunque eccomi qui!

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Partiamo da una regola base : 1.qualunque sia la vostra meta, prima di riempire la valigia, disponete tutto ciò che pensate di portare sul letto o su una superficie piana, per poi fare una selezione. Prendere vestiti a caso dall’armadio creerà solo una grande confusione!
2. Per quanto banale, scegliete solo capi che indossate quotidianamente; portare in vacanza qualcosa di lontano dalle vostre abitudini non ve lo farà finalmente usare (quel vestito che vi piace tanto, ma anche accessori, cosmetici, etc).
3. Nel vostro beauty case (o borsello per la cosmesi) portate shampoo, balsamo e creme varie solo dopo averle travasate in flaconcini formato viaggio, se li avete. Una volta comprati per il viaggio, non ripetete l’acquisto per il viaggio successivo, ma riutilizzate gli stessi contenitori! 4. Scelto il vestiario, io in genere preferisco creare una base sul fondo della valigia, ovvero disporre scarpe, beauty case e altri oggetti (ombrello, piastra, cinture, etc) per appianare le irregolarità, per poi passare ai vestiti.
5. Per disporre i capi d’abbigliamento esistono tante tecniche diverse.. Disporre gli abiti in valigia nello stesso modo in cui sono nell’armadio non fa risparmiare spazio, quindi io preferisco il metodo a strati quando i tessuti non sono troppo delicati : stendo i vestiti nella valigia con le estremità che fuoriescono, sovrapponendo così strati di vestiti in livelli ordinati; poi piego verso l’interno le estremità che fuoriescono dal bagaglio, per poi riempire gli spazietti vuoti con quello che rimane (altre scarpe, caricabatterie, etc) o con altri vestiti, questa volta arrotolati. Quelli più delicati vanno tolti subito dalla valigia, e quelli stropicciati appesi in bagno. Il vapore della doccia, a bagno chiuso, li stira naturalmente!
Trovate ispirazione per nuove mete cliccando il link sottostante!

#admomondo

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Hotel cercasi? Solo in aree di tendenza!

Momenti di spensieratezza in quel di Londra…

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Nonostante tutti i miei soggiorni in questa metropoli (ho un debole per lei, e ormai lo sanno anche i sassi), ogni volta che ci metto piede cerco di soggiornare in un quartiere diverso dal precedente, in modo da scoprire angoli nuovi ad ogni passo 🚶‍♀️Ma come scegliere l’hotel giusto?


Hotel Hotspots è una funzionalità di @momondo che trovo molto utile: ti indica gli hotel nella città che preferisci e evidenzia per te le aree di maggiore tendenza, dividendole in categorie (Bar e ristoranti, Shopping, Vita notturna, etc). Quando scegli il tuo hotel, non sottovalutare mai questi aspetti se vuoi goderti a pieno ogni momento! Clicca sul link, inserisci luogo e date di soggiorno, e infine con “vedi mappa” ci sei. 🛫
#owtravelers #admomondo

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L’eco della montagna

Il grande poeta William Wordsworth una volta disse “Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.” Una frase iconica per descrivere l’essenza delle alte cime, che siano innevate o meno, in ogni caso sirene per l’animo umano. La sua natura imponente colma gli sguardi dell’uomo da tempi immemori, e ne nutre lo spirito con le tradizioni e le culture ad essa annesse. Allora perchè non dedicarsi una settimana di scoperta, come suggerisce @momondo?

Non ho mai vissuto la montagna d’inverno, ma solo in estate, durante lunghe passeggiate e reccolte di more di bosco; ma una vista “neve”, immacolata, vergine, che si distende a perdita d’occhio, immagino sia una cosa tanto bella in natura, da rivelarsi miracolo, anno dopo anno. Se anche voi voleste scoprire la bellezza della montagna in inverno ma non sapete quale meta scegliere, leggete l’articolo che i blogger di momondo hanno realizzato (Link in basso!). Dopo ciò sarete pronti a godervi sulle vette quello che rimane di questo meraviglioso inverno!

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Incontriamoci a metà strada

Modella inconsapevole, olio su tela. Non ho idea di cosa stesse pensando, distratta da uno scorcio molto famoso della bellissima Amsterdam. Amsterdam ad esempio può rappresentare il break invernale perfetto per rivedere amici, la vostra metà o la famiglia, specialmente vivendo lontani da casa. Altrimenti potreste fantasticare con le altre città proposte dallo strumento “Annulla le distanze” di @momondo: la meta è calcolata sulla distanza che vi separa dai vostri compagni di viaggio, in modo che trovarsi a metà strada sarà più semplice e divertente, anche solo per un abbraccio!

Maggiori info nel Link sottostante 🙂

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Take your (travel) time

Quando si tratta del tempo destinato a noi stessi, sembriamo comportarci come se non fossimo più padroni del nostro tempo. Niente di più sbagliato.

Che si tratti di una lettura appassionante rimandata per mesi, un progetto, un viaggio, non aspettate che arrivino tempi più adatti per farlo. Dedicate del tempo a ciò che vi appassiona, e fatelo adesso! Sarebbe d’accordo con me @momondo, che ha reso questa filosofia il suo motto per spronarci a lasciare il porto sicuro e viaggiare.

Con l’Alert prezzi (in foto) è lui che ci avvisa in tempo reale di ogni cambiamento di prezzo dei voli per la nostra rotta preferita. Ci ho provato anche io: basta collegarsi al sito di momondo, Inserire date e luogo preferiti, e, una volta ottenuti i primi risultati, spostare il cursore dell’alert prezzi, in alto a sinistra, da No a Sì.

Maggiori info nel Link allegato!

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“Casa dolce casa”: la mia Bari

Momondo mi chiede di essere, in quanto Open World Traveler amnassador, la guida per presentarvi Bari, mia città di mare. Bari città i cui profili si riflettono nelle acque, quelle acque che tutto restituiscono in colori pastello. Come in questa foto, scattata la scorsa primavera: tra aprile e maggio il cielo si tinge nuovamente di sfumature rosa e lilla, ad accompagnare le celebrazioni del santo patrono, San Nicola. A maggio infatti ricorre l’anniversario della prima traslazione delle reliquie del santo di Myra, avvenuta nel 1087. Per i turisti questo è il periodo più adatto per visitare la città, evitando così il caldo afoso delle estati baresi, pur vivendo sulla propria pelle le festività: in tre giorni, 6-7-8 maggio, si susseguono cortei storici, celebrazioni religiose, e la classica processione a mare, alla quale segue lo sbarco della statua del santo e lo spettacolo disegnato nel cielo dai fuochi d’artificio. Piazza Ferrarese, il cuore della città, splende grazie alle luminarie accese per l’occasione, e la statua di San Nicola regna trionfante al suo centro.

Ma la festa di san Nicola, per i baresi, non significa solo maggio: la celebrazione liturgica del santo cade il 6 dicembre, ed è allora che l’atmosfera natalizia si fonde al folklore locale. Tradizione vuole che nella Basilica, alle ore 5 di mattina del 6 dicembre, si tenga una messa in onore della festa del santo, seguita poi dall’immancabile cioccolata calda, offerta anche gratuitamnete, fuori dalla basilica, nei bar e nei vicoli, dove persino le signore di Bari vecchia aprono le porte delle proprie case per l’occasione speciale!

Un giro turistico per questi vicoli (non solo durante le festività) può regalare momenti di grande allegria se queste signore, di solito affaccendate nella preparazione della pasta fresca, vi regalano tempo ed esperienza insegandovi a farla con le vostre mani, o facendovi assaggiare le tipiche (e buonissime) orecchiette. Basta chiedere, noi baresi siamo un popolo generoso, specialmente con i turisti! Se passate da bari, chiedete in giro i posti migliori per assaggiare i piatti tipici (di pesce e non solo) più elaborati, ma non dimenticate la cultura “street food” facile da provare per le vie: focaccia barese, sgagliozze, frittura, persino ricci di mare, assolutamente da non perdere.

Ma veniamo adesso ai miei luoghi del cuore.

Quando si visita bari, è d’obbligo una passeggiata per il Lungomare, la cui porzione più nota segue i profili della città vecchia, fatto di casine, camoanili e cupole; è un’occasione imperdibile di distendere lo sguardo oltre i confini del mare stesso, tanto che nelle giornate più limpide si può intravedere la costa montuosa dell’Albania. Il lungomare di Bari, specialmente nelle serate esative più calde, diventa un vero luogo d’aggregazione: può persino capitarvi di assistere a metri e metri di grandi tavolate “improvvisate” di amici e parenti che si godono cibo e compagnia (con tanto di brace al seguito!). Ma il lungomare è anche il percorso che tutto collega: dal Lungomare si arriva facilemente al teatro Petruzzelli, il politeama barese per eccellenza insieme al Piccinni (invece in fase di rinascita), nonché monumento di interesse storico e artistico; vi si può accedere durante le giornate di apertura straordinaria, spesso indette dal FAI. Proseguendo questa passeggiata virtuale, si giunge alla Pinacoteca Corrado Giaquinto, uno dei miei luoghi preferiti in assoluto, in quanto sede di opere meravigliose di pittura pugliese, napoletana, veneta. Ma il luogo del cuore d’eccellenza per me, è Palazzo Fizzarotti: questo luogo, con le sue sale pregiate e i suoi giardini, sembra aver congelato l’arte in attesa di un tempo migliore, in attesa di splendere nuovamente. Vi consiglio una visita guidata nelle giornate (ormai frequenti) di apertura, al costo di qualche euro, in modo da poter ammirare con i vostri occhi i fasti di tempi passati che questo palazzo ha in sé.

#owtravelers #admomondo #bari

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Castello con vista

Edimburgo.

L’antico, nel senso più esteso del termine, ha sempre esercitato un incredibile fascino sui contemporanei: d’altro canto per “antico” in senso esteso si intende una miriade di interpretazioni. Senza troppi giri di parole, amo alla follia il medioevo – con le sue ambientazioni, le sue meravigliose scoperte, le sue arti, per non parlare delle letture che da bambina mi hanno avvicinato a questo magico mondo. Viaggiare dà privilegi impensabili: un tour dei castelli scozzesi, ad esempio, vi porta quasi certamente a visitare location che sono state scelte per girare serie tv, tra le quali GoT e Outlander (frenate l’entusiasmo se ci riuscite!).

La scorsa estate ho avuto la fortuna di visitare la Scozia, che di queste meraviglie (naturalistiche, faunistiche, architettoniche) offre a centinaia. Sono rimasta sbalordita da quanto rigogliosi possano esserne i paesaggi: montagne interamente coperte di un manto naturale, di un verde tanto acceso quanto mai mi era capitato di vedere nella vita, circondate dalla nebbia più fitta.  Per chi ama queste vedute, consiglio un tour nelle Highlands scozzesi, ovvero la regione montuosa situata nell’area nord e ovest del paese. C’è da rimanerne incantati.

Nello specifico ho trascorso alcuni giorni ad Edimburgo, e l’ho trovata perfetta. Un mix di modernità, storia, divertimento (calcolando che ogni venerdì e sabato la città si abbandona alle bevute più sfrenate), e tanta, tantissima attenzione alla tradizione: il turismo scozzese è in buona parte interessato alla cultura e alla riscoperta di ciò che ha reso la scozia quello che è oggi, quindi non stupitevi nel constatare che alcune delle attrazioni più popolari della città, oltre ad essere affollate, si pagano a caro prezzo. Un esempio? L’Edinburgh Military Tattoo: è una parata, di fatto una coreografia di antiche danze militari a suon di musica tipicamente scottish, s’intende, e accompagnata da coloratissimi giochi di luce; il tutto si svolge nella cornice a dir poco suggestiva del castello, nella spianata adibita, ma solo e unicamente nel mese di agosto : forse questo spiega l’enorme affluenza all’evento, che è unico nel suo genere ed emozionante allo stato puro. D’altro canto, riservare dei posti più economici non è impossibile : con largo anticipo, potreste prenotare posti molto economici, anche al di sotto delle cinquanta sterline.

La mia permanenza in città nel momento giusto e nel posto giusto (un hotel vista castello su Grassmarket Square nel pieno di agosto) mi ha regalato emozioni incredibili e scatti inimmaginabili, fatti comodamente dalla finestra della camera d’albergo. Ve ne posto uno che rimane tra i miei preferiti e che spero comunichi quanto possa essere epico un soggiorno in questa splendida città.

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Per #palazzidiBari: Palazzo Fizzarotti

Oggi vorrei parlarvi di un palazzo storico del centro murattiano di Bari.

Prende il nome da Emanuele Fizzarotti: business man, lo definiremmo oggi, nonché membro della emergente borghesia leccese. Fizzarotti desidera che il palazzo sia edificato a Bari a testimonianza dello status borghese della famiglia, per questo si affida alle competenze dell’ingegnere Bernich e del noto architetto Corradini. Insieme ad un corposo gruppo di artigiani e artisti, daranno vita ad un gioiello architettonico dalle decorazioni sfarzose, ma anche tempestato di simbologie e rimandi alla famiglia Fizzarotti e allo splendore mediterraneo. Edificato tra fine ‘800 e inizio ‘900, si affaccia su quella che è oggi conosciuta come una delle vie più importanti e rinomate di Bari per la sua vita fatta di locali e negozi, Corso Vittorio Emanuele II.

Bernich e Corradini progettano un palazzo dallo stile gotico-veneziano, dunque destinato a differenziarsi dal resto delle architetture presenti in città e ad essere riconosciuto come simbolo di eclettismo. La struttura presenta, oltre al piano terra, tre piani; osservando la facciata, potreste vedere in corrispondenza dell’ultimo piano un loggiato o matroneo il cui colonnato regge il cornicione imponente. La facciata è divisa in cinque arcate ogivali, intervallate da quattro medaglioni a mosaico policromo, ognuno dei quali è un simbolo: (da sinistra a destra) la Fenicia; l’antico stemma della città di Bari e il suo mitico fondatore; lo stemma di Lecce, città natale della famiglia Fizzarotti; lo stemma personale di Emanuele Fizzarotti in latino. Inoltre il palazzo è incorniciato da due alte colonne sormontate da cupole decorate in mosaico d’oro, per rappresentare il “sol levante”.

All’interno di palazzo Fizzarotti, ogni dettaglio è un gioiello che, unito agli altri, crea un ambiente raffinato e apparentemente regale, da favola insomma. Dopo aver varcato il portale in quercia, ci troviamo nell’androne: la decorazione a “spina di pesce” del pavimento in pietra armonizza l’ambiente, mentre sul fondo è visibile l’inizio di un raffinato corpo scala a guardia del quale è posto un leone in pietra. Ai primi gradini, ci si trova di fronte a uno dei vetri a trifora in vetro di Murano (materiale di ampio utilizzo per la decorazione del palazzo) che illuminano l’intera scalinata, e, alzando lo sguardo, si può ammirare uno splendido affresco turchese che raffigura lo Zodiaco. Il primo piano è diviso in diversi ambienti: Il salone trecentesco, che richiama antichi balli e epoche lontane; il salone rosa o degli specchi, che presenta un pavimento ispirato a quello pensato per il palazzo di Versailles e un ambiente simile a quello delle stanze di Maria Antonietta, rigorosamente in rosa; il salone del caminetto, dove è presente un vero caminetto, anche se si dice fosse pensato come fonte d’illuminazione; il salone delle arti e del lavoro, infine, circondato da una splendida cornice figurativa che rappresenta il ciclo dell’economia, dunque i mestieri che hanno favorito il circolo monetario e la ricchezza di primo novecento. In queste sale, altro segno di raffinatezza e eleganza sono i lampadari tipici dell’epoca, tutti inevitabilmente in vetro di Murano.

Dal piano terra è possibile “scoprire”un altro ambiente: il cortile retrostante, dove è situata l’iconica statua del Nettuno, è infatti diviso dell’androne da una inferriata in stile Liberty.

E ora giungiamo alle note dolenti. Il palazzo dimostra purtroppo tutta la sua età: la facciata è annerita a causa dello smog cittadino, le decorazioni figurative sono sbiadite, mentre alcune di quelle in vetro di murano sono rotte. Dopo un percorso travagliato che ha visto gli splendidi ambienti venduti e persino adibiti a night club durante la seconda guerra mondiale, ora la struttura ospita uffici e un appartamento.  A mio parere meriterebbe tutt’altra sorte, magari ospitando, come ha finora fatto,pochi eventi e convegni, sempre a patto che ciò non influisca negativamente sulla conservazione, ma sopratutto divenendo un luogo aperto al visitatore, che pagando potrebbe finanziare le operazioni di restauro e valorizzazione. Questo è solo uno dei modi che permetterebbero al palazzo di tornare ai suoi antichi splendori, e magari di aprirsi ai cittadini, tra i quali molti, oggi più di ieri, non sanno dell’esistenza di questo piccolo gioiello. Fino ad ora la Regione Puglia non ha acconsentito nemmeno alla proposta di trasformare gli uffici in sedi di rappresentanza o ambasciate … non resta che sperare in un futuro più florido per Palazzo Fizzarotti.